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Crescita personale

Non leggere e basta, rileggi

Io rileggo di continuo i miei libri, soprattutto quelli importanti, li prendo dalla mia libreria, apro una pagina a caso e mi faccio ispirare.

Vedo sui social persone che si vantano del numero di libri che riescono a leggere in una settimana, in un mese o in un anno. Non serve a niente.

E’ un concetto che viene chiamato “the collector’s fallacy”.
Essere convinti che ammassando informazioni siamo in grado di assorbirle in qualche modo.

Non è assolutamente vero, anzi questo ci dà un falso senso di “progresso”. Pensiamo di imparare nuove cose mentre invece stiamo solo riempiendo il garage di cianfrusaglie.

Io non valuto la mia lettura in base al numero di libri ma rispetto alla qualità e la quantità delle idee che riesco a tirarne fuori o delle emozioni che mi trasmettono.

Leggere molti libri ha poco senso, perché potrebbero bastarne pochi per tirare fuori tantissime informazioni utili.

Seneca disse:

Devi indugiare su un numero limitato di autori, e analizzare il loro lavoro, se vuoi tirare fuori idee che avranno peso nel tuo animo”


Io rileggo di continuo i miei libri, soprattutto quelli importanti, li prendo dalla mia libreria, apro una pagina a caso e mi faccio ispirare. Prendo qualche appunto, se mi suscita qualche nuova idea scrivo qualche nota e se non l’ho già fatto la aggiungo al mio secondbrain.

Cerco di estrarne il massimo perché il mio obiettivo è creare più idee possibili, assorbirle e usarle nella mia vita quotidiana.

La cosa che mi stupisce ogni volta è che il mondo cambia costantemente, noi cambiamo costantemente e per questo motivo quello che tiriamo fuori dai libri può cambiare.
Una frase letta 10 anni fa può risuonarmi in maniera completamente diversa oggi.

Quando rileggo imparo cose che non ero pronto ad imparare prima, capisco cose che avevo perso la prima volta. Perché i libri non cambiano ma tu e le circostanze intorno a te, sì. Non leggere e basta, rileggi

Ryan Holiday