Nel primo film di Karate Kid c’è questa scena bellissima in cui il maestro Miyagi decide di insegnare a Daniel il Karate. La prima lezione è:
Prima lava tutte le macchine. Poi le lucidi, con la cera. Devi dare la cera con la mano destra e la devi togliere con la sinistra. Dai la cera, togli la cera. Il respiro lo prendi con il naso e lo emetti dalla bocca. Dai la cera, togli la cera. Non dimenticare il respiro: è molto importante
Poi gli chiede di dipingere tutto lo steccato e raschiare il pavimento, tutte cose che sembrano non c’entrare nulla con il karate ma richiedono: ripetizione e disciplina.
Alla fine Daniel si sente preso in giro e vuole andarsene, ma ecco una scena cult del film.
Il maestro Miyagi vuole spiegare il senso dei suoi insegnamenti, prova ad attaccare Daniel con un pugno e lui senza pensarci si riesce a difendersi.
Il dare la cera e togli la cera sono diventati molto di più di un gesto ripetitivo: diventano un gesto di karate.
Creatività, che gran fatica!
Perché ti racconto questa storia? Per prima cosa perchè ripensando a quella scena ancora mi emoziono, nasco negli anni 80 e questo film è stato molto importante per la mia generazione.
Poi perchè quando ho iniziato a scrivere questo blog e facevo una grandissima fatica
Ho tantissime idee in testa, appuntate nei miei block notes ma una grande difficoltà nel buttarle giù in uno scritto. Ti sei mai trovato anche tu in questa situazione?
Tante buone intenzioni ma poi il vuoto al momento dell’azione.
Aprendo un libro che ho letto qualche mese fa, leggo questa frase che mi colpisce molto: la creatività non è solo lampo di genio.
Creativity is a habit and the best creativity is a result of good work habits.
Twyla Tharp
La creatività è abitudine e la migliore creatività è il risultato di ottime abitudini lavorative. Non a caso il libro si chiama The Creative Habit.
Questa cosa mi conforta e mi mostra una strada difficile ma fattibile per imparare a “creare”.
La creatività è per tutti
La creatività è per tutti non solo per gli artisti. Io non mi reputo un artista eppure quando preparo uno speech, scrivo un articolo o delineo una strategia per la mia community, beh io sto creando. E il fatto i poter plasmare qualcosa di nuovo è una delle cose che mi appassiona di più del mio lavoro.
Ogni atto che crea qualcosa che prima non c’era, è una azione creativa.
Risolvere un problema, creare un processo per fare in modo che le persone lavorino insieme, prendere una strada diversa per raggiungere un risultato. Tutto questo è una diversa forma d’arte. Per me anche creare una community è un’arte.
La creatività è “controllabile”
Se il lampo di genio può essere un atto non controllabile, l’abitudine è una cosa che tutti possono determinare. Dobbiamo solo aiutare la lampadina ad accendersi ed essere pronti a cogliere l’intuizione quando questa arriva. Per fare questo, come insegna il maestro Miyagi, serve disciplina, costanza, tempo e dedizione. Anche quando non hai voglia di farlo, anche quando “oggi sono stanco”.
L’arte è il risultato della disciplina
So cosa stai pensando. Hai sempre pensato agli artisti come persone con i capelli arruffati che con estrema leggerezza si avvicinano ad un quadro, danno due spennellate e creano un’opera d’arte.
Da quello che ho capito non è proprio così. Quello è il risultato di un lavoro fatto molto prima. Anche il colpo di tennis di Federer non nasce dal nulla ma è frutto di milioni di colpi dati un allenamento.
Orson Welles diceva che:
The absence of limitations is the enemy of art
L’assenza di limitazioni è la nemica dell’arte. Per creare devi rispettare delle regole ferree.
Devi dare e togliere la cera tutti i giorni. Creare e uscire fuori, anche se il risultato può essere una schifezza o un fallimento. Non importa.
La routine è parte del processo di creazione
Stare tutte le mattine al computer e scrivere almeno tot righe è palloso ma fa parte del gioco. E’ assolutamente indispensabile al processo creativo.
Una semplice routine giornaliera diventa una seconda natura e la disciplina piano piano si trasforma in abitudine. L’abitudine predispone un ottimo terreno per la creatività.
Come nello sport fai pratica prima di giocare la partita, allo stesso modo funziona per la tua mente, devi allenarla costantemente per tenerla pronta a creare quando serve.
Per “essere” creativo devi “imparare” ad essere creativo.
Contrariamente a quello che hai sempre pensato, c’è un processo per diventare creativi. Si può imparare e può diventare un abitudine. Si possono realizzare tutti i presupposti per il lampo di genio.
Nessuno nasce con la creatività innata, neanche i geni indiscussi di tutte le epoche come Einstein o Mozart. Ci può essere una predisposizione, quella sì. Ma poi la creazione è il prodotto di: esercizio, ripetizione, tentativi, passione, apprendimento, riflessione, difficoltà, tempo e pazienza.
Tutto può alimentare la tua creatività
Tutto quello che vivo, leggo o sperimento alimenta la mia inventiva. Una nuova strategia per la community nasce dal guardare alcuni bambini che giocano, l’articolo sta stai leggendo da una difficoltà che sto vivendo.
Tutto è materiale per la mia creatività, tutto è usabile. Ma senza una buona abitudine e preparazione non sarei in grado di vederlo, trattenerlo e usarlo.
Parte tutto da una scatola
Before you can think out of the box, you have to start with a box
Twyla Tharp
Ho l’abitudine di prendere appunti per qualsiasi cosa che mi passa per la testa, non mi faccio scappare nulla. Commento e sintetizzo qualsiasi articolo o libro che leggo. Per memorizzarlo cerco di spiegare in parole semplici quello che ho imparato ad altri, o riporto tutto in uno scritto come questo.
Raccolgo e catalogo tutto quello che trovo su un determinato argomento in un unico posto, un box. Una scatola. Che sia una nota di google keep, un foglio scritto a mano o un documento di testo. Quando decido di usarlo per una nuova creazione ho già del “materiale grezzo” da usare per non partire da zero.
Mi sveglio presto la mattina e scrivo. Mentre lo faccio azzero completamente le distrazioni e cerco di non farmi interrompere da nulla (anche se un luogo di lavoro rumoroso o due bambini piccoli a casa non aiutano)
Se l’arte è il ponte tra quello che vedi nella tua mente e quello che il mondo vede, la disciplina ti aiuta a creare quel ponte.
E’ dura lo so.
Ricorda: dai la cera, togli la cera. Non dimenticare il respiro.. è moooolto importante.
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