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Ernest Solvay e il luogo perfetto per creare nuove idee

Cosa ci insegna la storia di Solvay per creare un ambiente che faciliti la nascita di nuove idee

Sai chi è Ernest Solvay?
E’ un imprenditore e politico belga. Il suo nome è arrivato ai giorni nostri perché ha fondato una delle più antiche aziende nel settore chimico e delle plastiche. Probabilmente in casa hai almeno una scatola di bicarbonato con il suo nome.

E’ ricco Solvay ed ha un grande amico altrettanto ricco di nome Alfred.
Un bravissimo chimico che aveva fatto soldi con l’invenzione della dinamite, e che divenne nel tempo forse più famoso di Solvay stesso.

I due cercavano di capire come sfruttare la loro ricchezza per realizzare qualcosa di nuovo che favorisse lo sviluppo e il progresso, decisero allora di procedere nel modo seguente.
Alfred, tormentato in coscienza dalle possibili applicazioni belliche delle sue scoperte, inaugurò un premio per chi eccelleva nel vari campi della scienza e non solo.
Un riconoscimento che sarebbe diventato il più ambito in tutti i campi della cultura e dell’innovazione mondiale: il premio Nobel.

Solvey invece volle fare una cosa diversa, organizzare una volta all’anno degli incontri tra le menti più importanti al mondo, una serie di conferenze dedicate ai grandi temi della fisica e della chimica.

Guarda questa foto, è fantastica, è la conferenza di Solvey del 1927. Ci sono 29 persone, la chiamano la fotografia più “intelligente” della Storia perché si possono riconoscere tra i tanti:

  • Niels Bohr padre della meccanica quantistica
  • Albert Einstein padre della relatività
  • Werner Heisenberg, a cui si deve il principio di indeterminazione
  • Wolfang Pauli, ideatore del principio di esclusione
  • Marie Curie che scoprì il radio e il polonio
  • Erwin Schroedinger quello del celebre gatto
  • Paul Dirac che predisse l’antimateria
  • De Broglie dualismo onda particella
  • Max Planck che teorizzò i quanti

La cosa importante è che 17 su 29 dei fisici in quella foto hanno vinto il premio Nobel.

Ma la cosa assolutamente straordinaria è quasi tutti l’hanno vinto DOPO il congresso di Solvay
Non prima.

E questo mi fa fare una riflessione molti interessante: cioè che non vinci un premio Nobel e poi vieni invitato a Solvey, vinci il premio Nobel PERCHE’ sei stato invitato a Solvey.

La conferenza giocò quindi un ruolo importantissimo nella vita dei suoi partecipanti e nelle innovazioni degli anni successivi.

Mentre Alfred Nobel premiava le persone più geniali, Solvay voleva creare il luogo perfetto per la nascita delle idee e delle scoperte che avrebbero cambiato la storia. Oggi lo avremmo chiamata una comunità.

Alla conferenza ci si contaminava a vicenda e si facevano “scontrare” le proprie idee, infatti erano famose e poco amichevoli le discussioni tra Einstein e Bohr sulla meccanica quantistica.

Tutti i biografi sono d’accordo sul fatto che gran parte dei Nobel e delle scoperte sono nate proprio grazie alle relazioni, alle discussioni e gli incontri di Solvay.

Far parte di una comunità di menti di questo tipo, ti eleva, ti ispira, ti appassiona. Ti spinge al confronto e alla condivisione.

Alcune mi volte mi sento un po’ nei panni di Solvay, e vorrei che ogni evento e ogni community in cui partecipo possa tracciare il segno come hanno fatto queste conferenze.

Sono convinto che oggi ogni nuova community che nasce può diventare un incredibile laboratorio di idee, in grado di cambiare il percorso dei singoli partecipanti, trasformandosi in una vera e propria fucina di innovazione.

E chissà, magari anche di premi Nobel.