E’ il tema centrale di quasi tutti i miei articoli e la cosa assurda è che io non ho mai chiarito finora cos’è una community. Cercando in rete troverai centinaia di definizioni diverse fra loro, credo sia ora di fare un po’ di chiarezza.
Sapere cos’è una community è alla base di qualsiasi tecnica avanzata che potrai leggere qui.
Come nello sport è necessario iniziare dai fondamentali, non puoi giocare a pallavolo se non sai come chiudere le mani per il bagher.
Ecco secondo me una definizione abbastanza azzeccata
Un gruppo di persone che hanno uno scopo comune, si aiutano l’un l’altro e percepiscono un senso di appartenenza.
Queste sono le caratteristiche principali, i fattori senza i quali non si può parlare di community. Attenzione, non ne basta solo uno ma devono essere presenti tutti e tre:
- scopo comune: un progetto, un’idea, una passione. Le persone devono costruire qualcosa insieme e muoversi nella medesima direzione. Un prodotto, uno sport, una visione del mondo, un gruppo di cucina, una tecnologia, una causa sociale. Serve una colla che li tenga insieme.
- aiutarsi l’un l’altro: non esiste community senza relazione tra i partecipanti. Ci deve essere conoscenza e aiuto reciproco. Questo fa la netta differenza con il pubblico di una conferenza, canale youtube o qualsiasi altro social. Io vengo aiutato dagli altri e mi sento in dovere di farlo. Maggiori sono queste relazioni uno ad uno, più forte è la community
- senso di appartenenza: è necessario che le persone si sentano parte di qualcosa di più grande, percepiscano una identità comune. Un logo, un nome. Come capire quando questo accade? Vi sono segnali chiari, scompaiono i voi e iniziano i noi. “La” community fa spazio a “la nostra” community. Viene coniato un nome per il gruppo come “NethServerians” o “Eroi Digitali”. Le persone indossano con orgoglio le t-shirt con il logo del gruppo.
Cosa NON è una community?
- un gruppo di persone che vivono in uno stesso posto. I tuoi coinquilini, i condomini, chi vive nella stessa città o quartiere non è detto che siano una community.
- un gruppo Facebook o Whatsapp. Essere aggiunto tra i membri non significa partecipare ad una community. Sono le relazioni create che fanno la differenza, non lo strumento.
- un gruppo con un interesse o una passione in comune. Non basta. Organizzare una comitiva per andare a vedere una partita di calcio non significa creare una community.
- un pubblico (conferenza, newsletter, social media) non è una community. Il rapporto è tra chi parla (o scrive) e chi ascolta, non tra i destinatari.
Tutto chiaro? Ora hai un piccolo filtro per capire cosa è una community e cosa non lo è.
Non è solo una questione di terminologia, che lascia un po’ il tempo che trova, ma di non farsi false aspettative. Se il tuo gruppo di amici, il team di lavoro, i tuoi clienti o i follower sui social non rispettano tali caratteristiche, non potrai aspettarti che si muovano e si percepiscano come una community.
Ora sei in grado di riconoscere un normale gruppo di persone da una community, sai quali sono gli ingredienti che la rendono tale.
Non ti resta che metterti all’opera e iniziare a crearla.