Troppo spesso sento la frase “Abbiamo bisogno della community per..”
per crescere, per attirare più clienti, per farci notare, per raccogliere nuove idee.
E’ il punto di partenza sbagliato.
Costruire una community non riguarda solo quello che l’azienda vuole fare o l’obiettivo che vuole raggiungere.
Al contrario, è necessario chiedersi “che valore posso portare alle persone che voglio coinvolgere?”, se non c’è valore farai molta fatica ad attirare persone e incrementare la partecipazione.
Come amava ripetere John Fitgerald Kennedy
Non chiederti cosa la community può fare per te, chiediti cosa tu puoi fare per la community
Non partire dalle TUE esigenze parti dalle loro esigenze.
Che cosa vogliono? Che obiettivi vogliono raggiungere? In che modo gli obiettivi dell’azienda e quelli dei membri della community possono combaciare? Ci sono aree di intersezioni? Quali?
- Hai un’azienda di software? Crea una community in cui metti insieme programmatori e dispensi consigli sul coding.
- Hai un’azienda di vestiti? Crea una community intorno all’abbigliamento e fornisci consigli per gli acquisiti, le nuove mode, gli abbinamenti o il trucco.
- Hai un blog o un podcast? Riunisci il tuo pubblico e trasformalo in una community. Crea un forum o anche solo un gruppo Telegram, mettigli a disposizione contenuti esclusivi e stimola le discussioni.
Quale piattaforma utilizzerò per la mia community? Cosa la community può fare per la me? Sono le domande sbagliate.
Inizia a mettere al centro il valore che puoi creare per loro, “cosa” tu puoi fare per i tuoi membri e cosa potete fare insieme.
Solo così potrai creare una community indispensabile per l’organizzazione e per le persone che parteciperanno.