Nel mio lavoro di community manager ho fatto una sacco di cavolate. Alcune gravi, alcune meno. Soprattutto all’inizio, è molto facile incorrere in errori dati dall’inesperienza. Ho raccolto qui tre sbagli abbastanza comuni con alcuni consigli su come evitarli.
Amare le persone ma non amare i dati
Quando si inizia a lavovare con le community lo si fa per amore delle persone. Ci piace creare relazioni, stabilire connessioni ed essere il motore delle dicussioni all’interno della comunità. Basare tutto il tuo lavoro solo su questo potrebbe essere controproducente, sopratutto se è il tuo lavoro. Alle aziende le statistiche di engagment interessano fino ad un certo punto.
Quindi l’errore più grande che puoi fare è non agganciare gli obiettivi della community a quelli dell’azienda. Stabilisci da subito quali sono i KPI che devi tenere sott’occhio.
Ad esempio, se l’obiettivo della community è “far accrescere la fiducia dei clienti nei confronti del tuo prodotto” devi stabilire quali metriche ti aiutano a definirlo e a capire se sta crescendo o meno. Quanti post sono stati creati questo mese non è una buona metrica, mentre le guide prodotte dai membri nell’ultimo anno può essere un indicatore più interessante. Oppure un sondaggio annuale in cui fai due semplici domande “quanto frequenti la community?” e “Quanto è cresciuta la tua fiducia del prodotto grazie alla community?”.
Non avere una leadership in una community
Confrontandomi con molte persone che si occupano di community management mi rendo conto che non riescono a dedicare alla community molto tempo, perchè non è il loro ruolo principale ma uno dei tanti che hanno in azienda.
Se anche appartieni a questa categoria, fermati e rifletti un attimo. La community non è una pianta.
Se la tua organizzazione pensa che che una community possa crescere come una pianta in maniera naturale si sbaglia.
A te il compito di contrastare questa tesi e di convincere il tuo capo che ti serve più tempo per impostare una strategia, crea una leadership, mantenere le relazioni con le persone ecc..
Voler crescere troppo velocemente
Un classico. Crei la community e vuoi che già dopo pochi mesi esploda. Non può succedere e non è neanche giusto che succeda.
La community è una maratona, non uno sprint.
Perchè è basata sulle le relazioni, e le relazioni richiedono tempo per essere create, crescere e maturare.
Non correre e non avere fretta di crescere. All’inizio devi essere molto “personale” nell’approccio, perchè solo in questo modo potrai costruire una community sana dove le persone si sentono di appartenere.
Come di Paul Graham “Do things that don’t scale”
Fai cose che non scalano, quelle piccole, quelle che richiedono tempo e non puoi automatizzare. L’obiettivo iniziale è solo uno, devi conoscere bene le tue persone e creare relazione con loro e fra di loro.
Tutto chiaro?
Tieniti alla larga da questi errori molto insidiosi e sono sicuro che farai un ottimo lavoro
p.s. Per questo articolo mi sono ispirato ad una bella intervista che l’amico David Spinks ha rilasciato poco tempo. Se vuoi approfondire clicca qui.
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